Naturopata professionale e ideatore del Metodo Alka Detox vive oggi la vita ideale che 10/15 anni fa sognava guardando i primi marketer italiani che lavoravano su internet. Insieme alla moglie Irina Rusev da oltre 7 anni gestisce con passione e successo un’attività online nel settore della naturopatia e dell’alimentazione alcalina disintossicante.
Nell’intervista di oggi ho parlato con Domenico Drovetti soprattutto di temi collegati alla promozione di un video corso: funnel, aspetti tecnici, pubblicità su Facebook e attenzione alle esigenze e domande del mercato.
Chi è Domenico Drovetti e dove vive oggi
Vive a Tenerife (Canarie) anche se ama viaggiare molto per studio e per passione.
Ascolta “#STORIE15: Domenico Drovetti (Realizza la vita che sognava grazie ai corsi online)” su Spreaker.
Storia ed evoluzione professionale di Domenico
Oggi vive la vita ideale che 10/15 anni fa si sognava guardando i primi marketer italiani che lavoravano su internet (era davvero un sogno a quei tempi).


Ha studiato a Torino economia aziendale e trovato un posto in banca iper-sicuro ma la sua passione e voglia di studiare naturopatia e medicina naturale, sviluppo personale e delle capacità psico-fisiche umane lo ha portato a prendere una seconda laurea come naturopata. Da qui ha sviluppato il primo sito e cominciato a lavorare online al suo piano B.
Mentre lavorava in banca allo sportello portava avanti gli studi di naturopatia e si faceva strada (e i primi clienti) grazie al marketing online.
Perché ha abbandonato la sicurezza del “posto fisso” – Come ha gestito il passaggio psicologicamente
Lavorare in banca era proprio la sicurezza più totale quindi lasciare il tempo indeterminato in banca è stata una scelta forte, importante nata dal fatto che era annoiato ogni giorno che entrava in ufficio e lo spaventava la prospettiva di avere altri 30 anni così davanti… quindi ha cominciato a farsi qualche domanda.
Non è stato uno switch dal giorno alla notte: ha passato davvero tanti anni (mentre continuava il lavoro principale) a farsi il mazzo giorno e notte perché lavorare online non è solo un sogno ma richiede sacrifici e impegno.


Quanto tempo dedicava al Piano B prima di abbandonare il posto in banca
Finiva di lavorare in banca alle 17 e spesso dedicava dalle 18 fino alle 23/24 di sera e poi anche i weekend in cui studiava molto e questo iter è proseguito per circa 2/3 anni.
=== NOTA di CreaIlTuoCorso ===
La storia di Domenico Drovetti è molto simile a quella di Alex Bellini, un avventuriero, esploratore e speaker motivazionale che lavorava in banca e poi ha abbandonato tutto per dedicarsi all’avventura estrema (e spesso in solitario): ha attraversato oceano Atlantico e Pacifico a remi, corso 70km per 70 giorni di fila e ora è impegnato in un progetto sull’inquinamento degli oceani.


Domenico suggerisce a chi si trova oggi nella condizione in cui lui si trovava anni fa che la scelta è stata non senza paure ma la sua crescita personale è stata esponenziale (anche aiutato e supportato nel percorso dalla moglie Irina Rusev): ha viaggiato in tutta Europa, si è formato in 1000 campi, fatto corsi professionali di naturopatia e marketing, cambiato 5 case in 4 anni.
Molto probabilmente se fosse rimasto in banca non sarebbe stato quello che è oggi.
Come ha iniziato a creare e vendere video corsi di naturopatia e dieta su internet?
Per Domenico l’online è stato immediato e non ha praticamente mai fatto consulenze dal vivo come NATUROPATA perché si è reso conto che era meglio avere a disposizione un pubblico italiano in tutto il mondo invece che dover aprire il proprio studio e limitarsi alla gente di Torino.
Con il senno di poi si è rivelata la scelta giusta anche perché 10 anni fa creare traffico con Facebook (soprattutto in modo organico e senza dovere investire pesantemente in pubblicità) era più semplice.
Domenico e Irina hanno creato un blog e una pagina Facebook in cui parlavano di nutrizione e dieta vegana alcalina, hanno raccolto un pubblico e capito cosa volevano davvero da loro le persone.


Questo è stato il passaggio chiave e da quello sono partiti con le idee per i videocorsi di cucina vegana: sono stati i suggerimenti e le richieste della gente a dimostrare che c’era potenziale interesse del pubblico per un prodotto. Ora sono focalizzati, più che sulla dieta e cucina vegana, sull’alimentazione alcalina e disintossicante (detox).
Come sfruttare la concorrenza per creare un videocorso a colpo sicuro
Vale per chi ha un blog, una pagina o gruppo Facebook, un canale YouTube o Telegram e vuole capire con certezza il tema di un potenziale video corso (prima di investire tempo e soldi nello sviluppo):
- Leggere le statistiche dei post o dei video più commentati o che hanno ottenuto più interesse da parte del pubblico
- Leggere i dettagli nei commenti: cosa hanno apprezzato, cosa non è piaciuto, cosa vorrebbero di altro
Sono informazioni che, se uno è online già da un po’ di mesi, dovrebbe già avere oppure basta andare sui siti/blog/pagine dei concorrenti e leggere cosa dicono i loro follower.
Puoi anche andare su Amazon, prendere un libro e studiarti i commenti dei lettori, integrando i contenuti con quello che hanno detto le persone davvero interessate a quel tema e sfruttando le loro stesse parole.


Che processo usa Domenico Drovetti per creare i contenuti dei suoi video corsi online
È un processo che fa costantemente: tiene dei file ben archiviati con le frasi che lo colpiscono di più di email, commenti, clienti.
Per Domenico è la tecnica più potente (a prescindere da ipnosi, copywriting…): risolvere i loro problemi e spiegarglielo con il linguaggio che usano loro stessi ogni giorno.


Quanto vale un corso online “generico” rispetto a una consulenza privata come naturopata?
Molti pensano che una interazione diretta con l’esperto (dieta, naturopatia, fiscalità…) sia più efficace rispetto a un video corso perché “la loro situazione è differente” e quindi la consulenza privata è sempre da preferire… ma è proprio così?
Per Domenico il dubbio è lecito ma “si tratta di due cose diverse”.
Quando fai un videocorso risolvi già dei problemi ma spieghi anche cosa fare e come farlo, mentre in consulenza si lavora sui dettagli.
Tra l’altro con la consulenza privata si va a servire 2 fasce di reddito della stessa nicchia: per anni Domenico e Irina si sono concentrati solo nella vendita di videocorsi, sviluppando un business profittevole e più che in positivo.


A un certo punto si sono però resi conto che le persone volevano qualcosa di più e hanno iniziato a fare consulenze individuali e percorsi più approfonditi e personalizzati.
Da alcuni anni non creano più infoprodotti di nutrizione e dieta vegana alcalina (solo consulenze online su misura) ma stanno rivalutando l’idea di produrre nuovi video corsi perché si sono resi che con i corsi non servi chi vuole solo consulenze, mentre facendo solo consulenze tagli fuori quella fetta di mercato che, almeno inizialmente, non vogliono consulenze: sono due fasce di mercato diverse e complementari.
Perché è importante servire due fasce di mercato diverse
Chi ha tanto tempo, meno soldi e preferisce fare le cose da solo è un ottimo acquirente per i video corsi.
Chi ha poco tempo ma più disponibilità economica tende ad andare direttamente in consulenza dal professionista.
Il problema di fondo da risolvere, quindi, è lo stesso e i 2 strumenti (corsi e consulenze) permettono di dare una risposta tarata in base alle esigenze e preferenze personali del pubblico.
Per molti il raggiungere il 100% dell’obiettivo grazie a una consulenza è meno importante che farlo al 80% ma da soli e senza l’aiuto di nessuno, per altri conta solo il risultato nel minor tempo possibile.
Per Domenico il classico “funnel” o “scala di valore” inizia con un videocorso e poi prosegue con le consulenze di naturopatia perché molti possono non essere pronti ad investire in una consulenza perché magari non ti conoscono ancora bene e non si fidano di te; allora partono da un video corso, lì capiscono che sei bravo e solo allora decidono di fare il passo successivo e chiedere una consulenza.


Siccome spesso il gradino economico tra corso e consulenza è molto alto il videocorso è la soluzione ideale per acquisire fiducia nel docente e nei propri mezzi prima di passare allo step successivo.
È un po’ come con le lezioni di guida: quelle normali sono capaci tutti di farle, se invece vuoi “lezioni di guida veloce” devi andare da un vero pilota esperto. Nessuno che non sa guidare partirebbe subito con una lezione di guida veloce.
In cosa consiste il Metodo Alka Detox di Domenico Drovetti e Irina Rusev
Aiuta a depurare e disintossicare il corpo dalle tante tossine che si formano e fermano nell’organismo e sono alla base delle maggior parte delle malattie. Insegnano a crearsi una dieta sana e usare integratori naturali che mantengano in salute il corpo a lungo termine.
=== NOTA di CreaIlTuoCorso ===
Non è quindi solo per chi vuole dimagrire ma per chi vuole stare meglio in salute a 360°, anche se togliendo le tossine l’alimentazione alcalinizzante e il programma detox hanno come effetto quello depurare il corpo e ridurre il peso dovuto soprattutto all’accumulo di acqua e grasso (usati per “contenere” le tossine in eccesso nel corpo).
Il concetto diverso rispetto a una dieta tradizionale (concentrata sugli ingredienti e sulla quantità di cibo) è che va proprio ad eliminare le cause “tossiche” che portano al grasso in eccesso.
Come fa Lead Generation per il sito MetodoAlkaDetox.com
Creare un videocorso figo e ben fatto è già un ottimo punto di partenza, ma come porto traffico e nuovi potenziali clienti al mio blog, sito o funnel? Come è stata l’evoluzione nel tempo per il business di Domenico (anche in funzione delle diverse condizioni storiche di mercato)?
All’inizio, come molti, aveva un videocorso di naturopatia e nutrizione vegana di grande valore ma lo vendeva a basso prezzo (19€) per ripagarsi il traffico a pagamento e andare subito a break-even o ROI positivo (anche se di poco).


Ha sfruttato le prime vendite dovute al traffico organico per investire in pubblicità che gli permettesse velocemente di scalare il business e tenere il prezzo basso era un modo per abbassare la frizione del “pubblico freddo” che proveniva dalla pubblicità.
Aveva anche un consulente SEO esterno che portava altro traffico gratuito ma, di fatto, trattava questo costo come una pubblicità.


Il funnel iniziale era di una landing page da cui si poteva scaricare un report gratuito a cui seguiva un’offerta limitata da 19€ con il videocorso, che ripagava la pubblicità e aumentava gli iscritti alla mailing-list.
Poi 2 volte all’anno faceva il lancio di un altro infoprodotto più costoso, strutturato come un percorso, e su questo generava i veri profitti.
Che strumenti usa per fare marketing online e vendere i suoi videocorsi
Molti autori sono bloccati dagli aspetti tecnici come creare le pagine del funnel di marketing (opt-in, sales, offerte, upsell, downsell, carrello…) e dove caricare il video corso vero e proprio: cosa ha usato nel tempo Domenico Drovetti?
Anche per lui, pur tra 1000 difficoltà, l’aspetto tecnico è stato uno dei più importanti perché se le cose non funzionano perdi clienti. All’inizio era ancora più difficile perché molti strumenti non c’erano ancora e gli altri andavano fatti combaciare a mano con enorme fatica.
Ora usa un tool spettacolare Piramid.io (creato da Giacomo Freddi) che risolve il 90% dei problemi e gli consente di creare tutte le pagine del funnel e ospitare anche i corsi. Per la gestione dei clienti, dei pagamenti e dello sblocco dei videocorsi usa ancora SnakeMember (di Michele Cumer e 100% in italiano) mentre il sito e blog sono basati su WordPress.


Non ha mai usato ClickFunnels mentre ha sfruttato a fondo OptimizePress prima di passare a Piramid.io di recente.
Per Domenico, se uno non ha molto budget a disposizione all’inizio, può usare WordPress + OptimizePress (per le pagine di marketing) + SnakeMember per le aree riservate e lo sblocco dei corsi.
Come dare il prezzo giusto a un video corso? A che prezzo vendere?
Per chi inizia e non ha dati a disposizione il dilemma prezzo alto vs prezzo basso è sempre presente.
Domenico ha sempre usato e consiglia la tecnica di vendere un video corso iniziale a un prezzo più basso (17/47 euro per la sua nicchia di naturopatia o cucina vegana).
C’è da considerare sempre che ogni nicchia e settore ha il suo livello di prezzo: il marketing online, il fare soldi online o pagare meno tasse hanno di base, a prescindere da autore e prodotto, un livello di prezzo più alto… un po’ come il settore SUV è più caro delle mini-car.
Con prodotti di back-end si può salire anche a 500/1000 euro, sempre tenendo presente che alcune persone sono restie ad acquistare corsi perché sanno che saranno spesso sole, tu non ci sarai e dovranno fare tutto da sole… e quindi temono che la cosa non li aiuti a trovare una soluzione al problema.


Domenico ha smesso da poco di vendere un videocorso (di cucina e pasticceria vegana) creato con Irina ben 7 anni prima, senza averlo praticamente mai toccato e rivisitato, e che gli ha reso tantissimo e a lungo, con solo un investimento di 1500 euro per la registrazione di riprese video professionali e un ROI del 1000% (e parliamo solo del front-end a basso costo).
Un suggerimento TOP per vendere un corso ad alto prezzo (anche partendo da zero)
Basta strutturarlo e venderlo come un programma e renderlo una semi-consulenza, con erogazione progressiva dei contenuti settimanali (modalità drip content) e mail programmate di engagement degli studenti per guidare l’utente con un’esperienza piacevole e rassicurante.


A questo si aggiunge un’assistenza via gruppo Facebook o via email che è molto apprezzata e può essere erogata anche one-to-many facendo perdere poco tempo all’autore ma dando tanto valore al corsista.
VERITA’ CONTROINTUITIVACosa rispondere a chi vuole un corso “tutto e subito” e non erogato a moduli che si sbloccano
L’esperienza di Domenico è stata opposta e andava contro anche a quello che si immaginava lui stesso.
Pensava che la gente volesse corsi enormi perché “più metto, più percepiscono valore”, mentre oggi le persone vogliono proteggersi dalle informazioni, hanno paura di riceverne troppa e questo può essere uno degli ostacoli a comprare un videocorso… perché c’è troppa roba e si spaventano.
Farlo a pezzi abbassa l’ansia e si sentono più a loro agio in un percorso in cui è tutto preparato.
Se fai corsi solo in formato VIDEO hai questo enorme problema
=== NOTA di CreaIlTuoCorso ===
Il video è un problema dal punto di vista della ricerca e della facilità di fruizione perché 20 ore di corso (anche se guardate a 1.5x come consiglio) sono davvero tante e possono bloccare la gente, specie chi ha già un buon livello di conoscenza e vuole trovare quelle informazioni davvero fighe, diverse e potenti.
Nessuno, specie a livello medio-alto, ha tempo e voglia di mettersi a fare questa ricerca.
Per questo è fondamentale almeno indicizzare i contenuti (come succede con i capitoli di YouTube o dei Podcast) perché fa risparmiare ore di lavoro all’utente e creare sempre una versione scritta o workbook del videocorso è fondamentale per dare un servizio leggendario.
Per Domenico questo di Davide è un consiglio che può fare la differenza tra un corso di successo oppure no; anche lui ha sempre fatto così, dando i video di cucina + il ricettario.
Ci saranno infatti sempre delle persone che comprano solo per il ricettario e guardano solo quello, trascurando la parte video.
Devo dare credito (anche se stavo metabolizzandolo da un bel po’) a Robin Good che in una puntata del suo podcast invitava proprio a fare questo tipo di lavoro di editing dei contenuti, oltre che poter sfruttare i contenuti in più formati, ognuno per il target e il canale social migliore.


Come creare una campagna Facebook Ads per vendere un video corso: il punto di partenza e la scelta dell’audience
Domenico parte sempre dall’attirare l’attenzione del pubblico, secondo lo schema AIDA (attenzione, interesse, desiderio, azione) perché su Facebook il tempo per catturare e fermare lo scroll è minimo: servono immagine + copy.
Con lui funziona meglio il copy (il testo persuasivo sopra al video o immagine) breve.


Meglio scegliere un pubblico ampio, magari testando gruppi e vedendo quello che converte di più (MISER Method), oppure andare fin da subito a selezionare quello ideale con più interessi possibili?
Domenico usa il secondo approccio col lookalike al 1%, ma è consapevole che il problema la gente lo ha soprattutto all’inizio quando il pixel di Facebook non è allenato e lì bisogna partire da una buona analisi delle parole chiave e poi cercare delle corrispondenze su Facebook.
Quali sono gli ingredienti di un corso leggendario ed efficace per Domenico
La cosa che lo fa arrabbiare di più è quando non mantiene la promessa fatta e non trova la risoluzione dei problemi per cui lo ha acquistato.
OCCHIO A QUESTOBuchi di prezzo e Soldi lasciati sul tavolo: ecco cosa ha in serbo Domenico Drovetti
Dopo 7 anni vuole creare un nuovo videocorso di cucina con la moglie Irina Rusev, rinnovato esteticamente (lo ha tolto perché non più allineato al messaggio e brand attuale ma il funnel continuava a venderlo e il pubblico ad apprezzarlo).
Si è accorto che seguendo quasi-esclusivamente le persone con le consulenze personalizzate si è creato un “buco di prezzo” nel mercato che andava chiuso grazie a un nuovo video corso.


Per Domenico l’80% di chi lo segue non è disposto a pagare subito una consulenza hi-ticket ma sarebbe disposta a comprare un corso online; di fatto sono “soldi lasciati sul tavolo” e che vanno ripresi il prima possibile, anche per non scontentare il pubblico che non è pronto a fare il grande passo.
Come gestisce CreaIlTuoCorso le parti tecniche di marketing
Al momento usiamo ThriveThemes per blog e pagine principali: è veloce, economico, intuitivo, facilmente personalizzabile, usare blocchi e riciclarli, creare template…
Per il funnel useremo ClickFunnels o Piramid.io perché è tutto ottimizzato, aiuta a tracciare in modo preciso i numeri e le conversioni (fondamentale quando paghi la pubblicità) e mantenere statistiche fondamentali per prendere decisioni di business.
Come diceva Domenico avere delle SLO (self liquidating offers) sul front-end è importante perché garantisce margini importanti nel back-end; se però ho una sola offerta non posso permettermi di perdere soldi e posso farlo solo se sono in grado di tracciare tutto il processo e gli step intermedi.
Purtroppo questo è un aspetto sottovalutato e poco sfruttato quando si parla di creare e vendere videocorsi online, invece i numeri sono sempre alla base di un business sano e profittevole.


È la matematica a reggere la baracca e la statistica dà quelle metriche di base (baseline) su cui testare nuove strategie di acquisizione clienti.
Avere dei numeri sottomano (per quanto per alcuni possa sembrare palloso) dà una sicurezza e una certa prevedibilità del mercato, in funzione della quale uno può fare investimenti, delegare una parte del lavoro… è una sorta di obbligazione che paga cedole puntuali.
Per Domenico, da imprenditore, è fondamentale costruirsi delle certezze partendo da cose che hanno funzionato e dà lì costruire altre cose e nuovi progetti, ma senza i numeri non puoi farlo perché non puoi saperlo.
In funzione dei numeri puoi fare A/B test, esperimenti, split-test e sfruttare i risultati sia per migliorare il prodotto sia per creare contenuti unici da mettere su blog e suoi social, creando una autorevolezza giustificata da prove vere e che in pochi possono portare.
Se non ci sono numeri alla base NON è un business.
Un saluto finale e augurio di Domenico Drovetti
Crederci e fare le cose con la testa, mettendoci la motivazione ma anche un lavoro serio per poter davvero raggiungere i vostri sogni.


Dove raggiungere Domenico Drovetti e Irina Rusev
Per approfondire il tema della nutrizione alcalina detossificante e il programma del Metodo Alka Detox il punto di partenza è il sito/blog metodoalkadetox.com.
Puoi anche unirti alle oltre 18.000 persone che seguono i consigli di naturopatia, alimentazione, dieta e le ricette detox di Domenico e Irina nel loro gruppo Facebook.
Prima di passare alla prossima puntata…
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