Imprenditore online, consulente, formatore con oltre 10 anni di esperienza. Non nasce come imprenditore ma come programmatore, senza l’università alle spalle.
Nonostante fosse arrivato a guadagnare circa 5.000€/mese seguiva blog di marketing e business tanto che a un certo punto decide di smettere con la programmazione e dedicarsi all’imprenditoria, con altre sfide come vendere, gestione del team, contabilità.
Chi è Giacomo Freddi
Imprenditore online, consulente, formatore con oltre 10 anni di esperienza. A un webinar con circa 2500 persone Davide aveva fatto da supporto a Giacomo al momento di un lancio di un suo prodotto di punta.
Storia professionale di Giacomo
Non nasce come imprenditore ma come programmatore, senza l’università alle spalle.
Nonostante fosse arrivato a guadagnare circa 5.000€/mese seguiva blog di marketing e business tanto che a un certo punto decide di smettere con la programmazione e dedicarsi all’imprenditoria, con altre sfide come vendere, gestione del team, contabilità.
Come gestiva il blog e portava traffico?
Il primo blog era UpCreative.net, parlava di sviluppo mobile, e lì creava articoli approfonditi che portavano richieste di sviluppo di applicazioni mobile da parte dei lettori.
Da lì ha cambiato nicchia ed è passato al mondo dell’internet marketing dopo alcuni lanci di successo in cui aveva fatto esperienza, attraverso il nuovo blog InternetBusinessCafe.it (nome impossibile da pronunciare).
Qui creava pochi contenuti NON su base settimanale, ci mandava traffico a pagamento e da lì la gente entrava nei suoi funnel.
Consigli per chi parte da zero e senza grossi budget
Molti hanno passione, volontà, tempo ma pochi soldi o poca voglia di investirli perché non hanno ancora la certezza che la “macchina nera” di internet possa restituirli con gli interessi e pensano di iniziare creando una valanga di contenuti gratuiti “sperando” che qualcosa si muova.
Per Giacomo questo meccanismo è sbagliato, infatti la gente è estremamente confusa da un insieme di troppe tattiche (Facebook, Instagram, TikTok…) che sono buone ma prevedono un massiccio uso di tempo, quindi per lui non è il punto principale da cui partire.
Quando qualcosa è gratis NON è mai gratis ma c’è sempre qualcosa sotto: in questo caso è il tempo.
La gente ne investe troppo nella creazione di contenuti gratuiti e quasi nulla nella vendita, quindi è sempre senza soldi.
Serve invece dedicare all’inizio almeno l’80% del tempo alla vendita e alla creazione di campagne di vendita, fino a che non è tutto automatizzato.
Errore #1 – Non dovete creare contenuti gratuiti ma pubblicità a pagamento.
Come faceva a investire in pubblicità senza avere i soldi?
Usava un meccanismo di viralità che è molto sfruttato dalla grandi aziende americane: mandare traffico verso una opt-in page in cui raccoglieva email e nella pagina successiva mostrava un’offerta a basso costo (tra 19 e 147€) che ripaga i costi pubblicitari prima ancora di pagarli.
50€ >> 100 persone in lista >> 1 compra a 47€ >> vado in pari
Ho però 100 persone + 1 cliente a cui posso mandare altre offerte e generare nuovi profitti.
Spesso queste entrate si generano prima ancora di pagare la pubblicità (tra 2/3 giorni e 15/20gg), si tratta di una offerta auto-liquidante.
La gente investe troppo tempo nella creazione di contenuti gratuiti e quasi nulla nella vendita, quindi è sempre senza soldi.
Giacomo Freddi
CEO Piramid.io
3 modi per generare contatti e clienti attraverso il blog
Giacomo aveva tre meccanismi di lead-generation con risultati abbastanza simili e comunque in positivo:
- Da articolo ad acquisto diretto di un prodotto da 7/97€ (l’articolo pre-vendeva l’offerta)
- Da articolo a opt-in page
- Apriva un popup direttamente nell’articolo
È giusto partire con blog o c’è una soluzione più furba?
Posto che se vuoi aprire un blog e mandarci traffico è importante sapere già che prodotto o servizio offrire prima di iniziare a scrivere contenuti, per Giacomo c’è una soluzione ancora migliore.
Non inizierebbe dal blog ma partirebbe con un prodotto o servizio high-ticket e non con una serie di videocorsi piuttosto low-cost. Va bene il primo per ripagarsi il traffico ma è importante farlo seguire subito da un prodotto ad alto costo.
Non contano solo le cose che fai ma soprattutto l’ordine con cui le fai per ottenere un risultato.
Quindi oggi consiglia di partire con offerta ad alto costo (servizio DFY done-for-you o consulenza personalizzata) per 3 motivi importanti:
- impari di più perché lavori direttamente sul prodotto e devi portare un risultato
- generi profitti maggiori (se la gente è seguita personalmente)
- ottieni testimonial pesanti perché tramite coaching o consulenza i clienti raggiungono grandi numeri in meno tempo e con meno errori
Tutto questo ha come bonus la CONFIDENZA di vendere ciò che vendi e ci porta a chiedere tanti soldi con più facilità.
L’offerta-compromesso, ovvero cosa puoi fare se non sei ancora un fenomeno nel tuo settore (o sai poco della materia)?
È sbagliato per Giacomo Freddi usare il termine “infobusiness” perché fa pensare che bisogna creare per forza degli infoprodotti/videocorsi, mentre per avere una azienda seria devi avere prodotti o servizi ad alto costo.
Lo scopo dell’imprenditore è vendere la TRA-sformazione non l’INFO-rmazione perché i clienti vogliono il risultato finale e se ne fregano spesso del mezzo con cui lo posso raggiungere (libro, corso, software, coach…)
La prima cosa da fare per chi inizia è vendere e capire che c’è domanda per un’offerta: se è la prima volta che lo fai e non sei certo al 100% dei risultati lo fai con una offerta-compromesso (molto scontata, dicendo che sarà imperfetta all’inizio ma dedicherai tempo fino a che non funziona).
Una volta che hai venduto farai di tutto per portare i risultati alla gente.
I clienti vogliono il risultato finale e se ne fregano spesso del mezzo con cui lo posso raggiungere
È un meccanismo simile a quello dei videocorsi pre-venduti durante un lancio in cui i contenuti non vengono sviluppati tutti in anticipo ma nel corso delle settimane successive.
Per Giacomo questo approccio è da agganciare proprio a prodotti o servizi ad alto costo (lo faccio io, ti aiuto a farlo, lo facciamo insieme).
Il vero mestiere di un imprenditore
Per Giacomo è quello di lavorare 24 ore per portare un risultato ai clienti che non possono lavorare 24 ore per ottenere quel risultato.
Rambo ricorda che spesso i clienti possono ma non VOGLIONO lavorare per ottenere quel risultato e preferiscono pagare qualcuno che lo faccia per loro (ne abbiamo parlato in questa intervista).
È per questo che i servizi/prodotti high-ticket sono consigliati: sono più facili da vendere, guadagni di più (devi fare tu buona parte del lavoro).
Come superare i problemi dovuti alla tecnologia complessa e sempre nuova (i retroscena di Piramid.io)
Creare un business online sembra facile ma non lo è, richiede l’integrazione tra molti componenti (autoresponder, funnel, carrelli…) e questo scoglio blocca molte persone che non appassionate o esperte di tecnologia e internet.
Giacomo, essendo uno sviluppatore, non pensava di avere questo problema ma presto si è accorto di averlo ancora più grande degli altri, infatti rischiava di perdere una marea di tempo per creare pagine e tool in autonomia, quando invece avrebbe potuto sfruttare qualcosa di già pronto.
Anche in questo caso comunque, pur riuscendo ad utilizzare con facilità i singoli strumenti, restava il problema di farli parlare tra di loro (era come una bici tenuta assieme con lo scotch); per questo ha progettato e sviluppato con un socio il sistema di Piramid.io che risolve elegantemente tutti questi problemi.
L’unico aspetto che non è stato integrato per scelta è la parte di autoresponder perché richiede un team di sviluppo separato e un software che facesse anche questo sarebbe poco affidabile.
Piramid vs Clickfunnels vs Kajabi: quale piattaforma scegliere in Italia?
C’è una ragione principale per cui molti abbandonano ClickFunnels o Kajabi e passano a Piramid.io ed è lo sviluppo, il supporto e l’interfaccia completamente in italiano.
Pensiamo che ClickFunnels, probabilmente perché è il software più usato al mondo, da alcuni anni si sia un po’ seduto sugli allori in quanto a sviluppo del prodotto e introduzione di funzionalità particolarmente innovative.
Giacomo è uno dei pochi marketer che è stato anche sviluppatore (insieme a Nathan Berry di ConvertKit) e quindi sa bene dove mettere le mani in un software e come definire delle tempistiche ragionevoli di sviluppo o aggiornamento.
Come capire quando è il momento di mollare o di insistere se non arrivano i risultati sperati
In tanti iniziano ma i risultati non sempre arrivano, a volte per problemi di strategia altri perché serve semplicemente più sforzo e tenacia.
Per Giacomo non bisogna mai dire “basta” in relazione alla propria vision o stato finale che uno ha in mente (come dice Simon Sinek in questo libro bestseller “non serve sapere il come ma conoscere il perché“).
Non bisogna mai dire “basta” in relazione alla propria VISION
Giacomo Freddi
Imprenditore a 7 cifre
Se parliamo invece di strategia, del come arrivare a un risultato, allora bisogna chiedersi “ha funzionato per altri?” Se sì scopri cosa ti manca e lavora su quello.
C’è un grafico nel libro 12 weeks year in cui si spiega questa situazione particolare e molto diffusa:
- entusiasmo iniziale per la cosa nuova
- poi depressione per mancanza di risultati
- fino alla “valle della disperazione” che separa chi torna indietro da chi riesce
- la fase di risalita detta di “ottimismo informato” con i primi risultati
Vale in ogni settore, dal business, alla dieta, allo sport…
Bisogna quindi cambiare strategia, adeguarci alle condizioni esterne, essere come l’acqua che diceva Bruce Lee (piegarci ma non spezzarci).
Il prossimo passo di Rambo dopo questa intervista
Il primo l’iscrizione a Piramid.io, il secondo la creazione di un prodotto/servizio ad alto costo.
L’idea attuale è quella di lavorare a una membership e/o un videocorso non a basso costo, ma in effetti potrebbe aver senso aggiungere fin da subito un servizio che costa 5 o 10 volte tanto (done for you o done-with-you).
È qualcosa che avrebbe voluto creare già ma più tardi mentre può avere senso anticiparla per sfruttare i vantaggi elencati prima.
Un vantaggio ulteriore di questo servizio high ticket è che sarà possibile ancorare il pubblico ad un prezzo più alto al momento del lancio di corso o membership (dicendo che “il corso vale 10.000€ perché per fare tutto quello che vedremo nel corso sarebbe servito un investimento di 10.000€, ma siccome tolgo me dall’equazione tutto questo lo puoi avere a X euro”).
Tutte le info su Giacomo Freddi
Il sito di Giacomo Freddi su Marketing Programmatico: www.giacomofreddi.it
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Guarda l’intervista completa su YouTube o ascoltala in podcast su Spreaker
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