Roberto Dondoli: creare corsi ed eventi online nel settore olistico

Ha passato oltre 25 anni come consulente finanziario e creatore di molte aziende nel mondo della finanza e trading; poi ha lasciato il settore ed è entrato nel mondo della formazione personale e aziendale, riuscendo a coniugare il business con la crescita personale, olistica e spirituale.

Ha creato numerosi corsi e videocorsi, sia da solo che con colleghi, quindi ha molto da insegnare sia lato contenuti che tecnica.

Come è iniziato il suo percorso

Gli piaceva più il contatto umano e la relazione con le persone durante le consulenze, trovandosi ad aiutarli su “come vivere meglio”. Da sempre ha seguito formatori famosi come Roberto Re, Robbins e Roy Martina (in ambito olistico) di cui ora è anche assistente.

Roberto Dondoli con il suo mentore Roy MartinaRoberto Dondoli con il suo mentore Roy MartinaRoberto Dondoli con il suo mentore Roy MartinaRoberto Dondoli con il suo mentore Roy MartinaRoberto Dondoli con il suo mentore Roy Martina

Roberto Dondoli con il suo mentore Roy Martina

Ha cambiato strada perché bisogna vivere secondo le proprie passioni e grazie a questo diventare eccellenti (perché non ti pesa, non LAVORI più).

Qualcuno diceva “il lavoro è il gioco dei bambini“, quindi non fare le cose per guadagnare o per mostrarsi ma per portare un messaggio, dimostrare quello che sei e aiutare il mondo.

Non c’è giorno in cui non ringrazi di avere avuto il coraggio (e il supporto dell’ambiente intorno a lui) per aver fatto questa scelta.

È stato un passaggio progressivo o immediato al nuovo lavoro?

Roberto è un tipo istintivo, quando sente che qualcosa va fatto, lo fa.

In realtà ha passato 2/3 anni a fare corsi su corsi e metterli in pratica, quindi ha bruciato le navi quando la sua capacità professionale era più che sufficiente almeno a “non far danno” (cosa che all’inizio non è poco).

Il problema però non è quanto sei bravo a fare ma bravo a farti capire, conoscere, dimostrarlo agli altri e quindi trovare le persone che ti permettono di mettere in pratica.

Roberto Dondoli

Coach e trainer

Come ha trovato i primi clienti all’inizio

Ha iniziato grazie a Roy Martina e alle persone che incontrava durante i workshop (nelle sperimentazioni e role-play); erano così colpite dal suo modo di fare che chiedevano se potevano essere seguite da lui anche dopo perché dicevano “tu sei un coach” (questo mentre faceva ancora il consulente finanziario).

Il momento in cui ha cambiato tutto (con esercizio top)

Un suo amico lavorava ad alto livello nel settore dei parrucchieri e Roberto lo stava seguendo con delle coaching perché dopo 20 anni aveva perso un po’ la motivazione e voleva cercare qualcosa di nuovo che lo facesse sentire ancora bene e con più valore.

  • Gli fece scrivere a sinistra le cose in cui era bravo e talentuoso, a destra le cose in cui lo appassionava.
  • Poi gli fece scrivere i lavori perfetti per chi ha quelle abilità e passioni e così identificò non solo il parrucchiere ma anche un altro.

Tornato a casa anche Roberto fece lo stesso lavoro su se stesso MA il consulente finanziario non apparve tra i risultati, quindi si connesse con la sua “saggezza interiore” e la vocina, e diventò un coach e trainer nel settore dello sviluppo personale.

Come trovare la propria strada o missione?

Molte persone vogliono creare contenuti su certi argomenti che li appassionano ma in profondità non sanno bene cosa vogliono dalla vita. Avendo Roberto creato con la sua collega Iwona un corso che si chiama “Bussola Interiore” sembra proprio l’ideale per persone che hanno imparato tante cose ma non hanno ancora capito la loro strada (anche perché “quando hai un PERCHE’ il COME lo trovi facilmente“).

Roberto dedica l’80% delle sue coaching proprio a questo tema, tanto è importante imparare ad ascoltarci in profondità perché dentro c’è la nostra “saggezza interiore”. Studiando e facendo materie molto tecniche la parte di saggezza interiore tende a perdersi quindi bisogna ristabilire il contatto con la parte più intuitiva e creativa, quella che ci fa svegliare alle 5 di mattina con idee geniali e intuizioni brillanti.

Già… ma come ricrearla in modo volontario?

Nel momento in cui tutti noi stessi siamo concentrati sull’ascoltare quello che viene dal di dentro, tutto avviene in automatico. Roberto mostra un esercizio pratico per farlo.

Facendo l’esercizio le persone ottengono di solito: una risposta, un’immagine, un suono o una percezione (quelle più abituate a rilassarsi), le altre (quelle più attive e meno riflessive) riceveranno la risposta più tardi, facendo tutt’altro.

A quel punto si può usare il test kinesiologico per capire se è quella giusta >> link. a conversazioni con l’inconscio per approfondimenti.

Come sfruttare la canalizzazione e lo stato di flusso per ottenere risultati quasi miracolosi

Per 7 anni ha realizzato un percorso in 3 livelli con la sua collega Iwona (che è stato chiamato Bussola Interiore) dove insegnavano a:

  1. comunicare con il proprio inconscio (liv. 1)
  2. comunicare a distanza con le altre persone, animali, piante, angeli… (liv. 2)
  3. channelling/canalizzazione (liv. 3)

Grazie a questo ha scritto un intero libro a mano (in prima persona e senza narratore esterno) senza cancellazioni in pochissimo tempo, un po’ come se ci fosse qualcuno a dettargli i contenuti; il tutto senza essere uno scrittore ed avendo italiano come la materia peggiore a scuola.

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Lo ha fatto connettendosi ad Hemingway, tanto che molti gli dissero: “ma sai che ricorda il modo di scrivere di Hemingway”?

La canalizzazione assomiglia molto allo stato di flusso in cui uno, riguardandosi, resta stupito di fronte al risultato ottenuto.

L’importanza dell’interazione a tre livelli

Noi abbiamo corpo fisico, emozioni e pensieri, intesi come insiemi omogenei ed organizzati. Ognuno di questi interagisce con gli altri corpi presenti nell’ambiente (oltre che della stessa persona): fisico con fisico, emotivo con emotivo, mentale con mentale.

La differenza è che per avere un’interazione fisica serve un contatto ravvicinato, lo stesso non accade con quello emotivo o mentale (tipico caso quello di figli che stanno male e i genitori si sentono agitati o le idee circolano).

Come sono nati i videocorsi + 3 suggerimenti

Nei 3 percorsi con Iwona spiegavano anche come gestire meglio le emozioni ma, facendo corsi con poche persone per volta, l’impatto nel mondo era profondo ma limitato.

Si sono chiesti “come posso raggiungere più persone, dare più valore, aiutarli?”

Siccome il problema principale del suo pubblico sembrava lo STRESS decidono di creare un corso sulla gestione dello stress e ne è uscito un corso da 5 ore (anche se diviso in 40 video).

gestione dello stressgestione dello stressgestione dello stressgestione dello stressgestione dello stress

Ora non lo rifarebbe più così lungo perché mentre in aula spesso hai bisogno di dire le stesse cose in modo diverso, così tutti capiscono, mentre con un video se uno non ha capito torna indietro e lo riascolta.

Altro suggerimento è “parla come mangi”, senza fare il professore in cattedra e puntando sulla comunicazione diretta, sfruttando la forma più adatta al contenuto e all’interlocutore.

Roberto si concentra sull’avere una qualità audio importante perché il messaggio è anche energetico e la parola non deve essere confusa o fastidiosa.

In base a cosa ha deciso dove pubblicare il corso / piattaforma

L’eccesso di scelta, come nel caso delle piattaforme per ospitare un corso, spesso crea problemi, incertezze e blocchi.

Essendo a zero aveva scelto Piuchepuoi (oggi diventato Corsi.it) perché dava una sorta di manuale da seguire con delle linee guida, su contenuti e luci, audio… tipo quello che ho inserito nel mio programma Course Legend.

il processo efficace per creare un corso onlineil processo efficace per creare un corso onlineil processo efficace per creare un corso onlineil processo efficace per creare un corso onlineil processo efficace per creare un corso online

E poi loro avevano un bacino di utenti a cui ero interessato perché cercava soprattutto visibilità (ha venduto oltre 300 corsi nei primi mesi) e feedback molto positivi.

Altri vantaggi di un corso online

Fare un corso su temi “evergreen” è un vantaggio perché non invecchia mai e richiede una manutenzione minima.

Inoltre molte persone che lo seguivano ma non potevano permettersi delle coaching prendevano il corso in cui c’era più lavoro loro ma a fronte di una spesa molto minore.

In casi in cui (specie per ingegneri, architetti, consulenti) non ci si può permettere di dedicare tempo prezioso alle fasi iniziali di un processo di consulenza in cui c’è una raccolta di materiale, informazioni, contenuti… posso sfruttare il corso (in forma gratuita o a pagamento) per pre-selezionare i clienti e farli arrivare in consulenza con il mindset, approccio e informazioni giuste.

Posso sfruttare il corso per pre-selezionare i clienti e farli arrivare in consulenza con il mindset, approccio e informazioni giuste.

Roberto Dondoli

Coach e trainer

Anche Roberto usa i videocorsi con i suoi coachee in consulenza evitando di usare il suo tempo costoso durante le fasi di spiegazione, mentre affronta di persona il “caso concreto TUO”.

Perché i corsi online NON cannibalizzano i corsi fisici

Roberto e Iwona organizzano spesso dei weekend intensivi e quindi molte persone, per distanza o per altri impegni, non possono partecipare. Quindi un videocorso permette anche a loro di fruire di quelle informazioni, anche perché “se vuoi avere molto devi dare molto, prima devi dare e poi ricevere“.

Deepak Chopra fa un business milionario attraverso delle meditazioni che nel 2018 sono state date in forma gratuita (se poi uno vuole rifarle paga 37€). Stessa cosa fa MyLife dando un videocorso a pezzetti per 2 giorni e poi, se vuoi rivederli, paghi.

Se una persona sta in questo settore con l’unico scopo che è quello di guadagnare avrà dei risultati molti inferiori di quello che potrebbe“.

3 meccanismi inediti per proporre i propri corsi e guadagnare ancora di più

Roberto fa addirittura dei corsi di alto livello basati interamente su donazione e riceve molti più soldi di quelli che riceverebbe se li mettesse a pagamento (ovviamente non va bene se uno ha solo quello e deve camparci).

Inoltre riserva una percentuale dei posti, tipo borsa di studio, oppure “pay when you can” (grazie ai risultati che otterrai).

Corso live + videcorso? La ricetta ideale

Come posso ottimizzare i tempi di tutti? Sfruttando la DAD e le piattaforme LMS in modo da registrare i contenuti all’inizio e proporli sotto forma di videocorso in una fase successiva.

Questo permette di avere il controllo totale del marketing e della erogazione dei contenuti, sbloccando settimana dopo settimana una sequenza di video e integrandoli con delle dirette con poche persone in cui risponde alle domande, dà feedback o fa fare esercizi mirati. Si chiamano ON-LIVE (non on-line).

Cosa ha cambiato Roberto a seguito del COVID il suo modello di business

Non fa più corsi in presenza se non come upgrade per chi ha seguito i videocorsi nell’ultimo anno, facendo tanta pratica, domande e risposte…

Il suo percorso di 6 settimane (con 2/3 video settimanali, un manuale, Whatsapp per le domande) permette alla gente di restare ingaggiata.

Come è nata la APP e perché non può farne più a meno

Dopo un incontro con Oscar Dalvit (fondatore di Migastone e #1 in Europa per app sviluppate) capisce con con una App puoi fare cose che normalmente è impossibile fare.

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La gente scarica la app e riceve come bonus subito un videocorso sulle relazioni (che c’è solo sulla app), poi possono fissare un incontro con lui, ma soprattutto raccoglie tutto il materiale che Roberto pubblica in rete (FB, YT, Vimeo, il suo blog) quindi la app diventa “il mondo” di un formatore, coach, consulente.

Senza contare che grazie alle notifiche push il tasso di apertura è molto più alto di una email o di un qualunque post fatto su Facebook (evitando il costo delle sponsorizzate su Facebook o le interruzioni continue su YouTube).

Gli insegnamenti di un antico libro indiano per ricevere di più dall’universo

Nella Bhagavad Gita, il Dio Krishna spiega ad Arjuna (il protagonista umano): “devi fare le cose per il mondo perché è un tuo dovere (interno) senza desiderare una ricompensa alle tue azioni, e tutto l’universo ti ricompenserà oltre i tuoi più ampi sogni

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Tra un corso e un libro qual è quello da fare prima?

Andrebbero fatti tutti e due anche se da un punto di vista di valore il corso spesso viene venduto dopo il libro perché ha un valore percepito più elevato.

Nel libro posso mettere i link al videocorso o a risorse extra (non posso farlo se prima non ho già quelle risorse).

Creare un videocorso spesso può essere perfino più veloce per alcuni che scrivere un libro, anche perché un libro che abbia senso deve avere almeno 150/200 pagine mentre un videocorso, specie se tecnico o molto settoriale, può durare anche meno di un’ora.

Dipende quindi tutto dal livello di competenze di una persona: se ne hai tante è più facile il videocorso. D’altro canto se uno ha già scritto un libro è enormemente aiutato nel creare un corso perché i contenuti e la struttura/scaletta sono piuttosto simili.

Attenzione anche al tipo di contenuti poiché in quelli tecnici di solito nel libro si riesce a trattare bene la parte più concettuale e strategica, mentre nel videocorso posso condividere lo schermo e mostrare nei dettagli tutti i passaggi da fare.

Da non dimenticare poi il rischio obsolescenza di molti corsi tecnici perché cambiano le funzioni e interfacce dei software in gioco per cui ha senso fare una parte più strategica iniziale “evergreen” e poi fare dei piccoli update annuali sui cambiamenti principali, trascurando però i minimi dettagli che, se uno ha capito bene l’approccio, non servono a nulla.

Perché è utile fare un assessment iniziale delle tue competenze prima di creare un corso online?

Consiglia un’analisi preventiva da 50 domande che permette di capire quali sono i punti di forza e di debolezza come potenziale creatore di corsi e suggerisce da cosa partire e su cosa investire il tempo per acquisire le competenze mancanti.

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Creare infatti un corso uguale per tutti a prescindere dal livello è un errore perché scontenta tutti: chi è avanzato si scoccia e perde tempo su concetti di base, chi è indietro avrebbe bisogno di qualcosa di più personalizzato.

Per un libro il discorso è simile, quindi andrebbe pensato per livelli, facendo in modo di evidenziare le informazioni facili, medie e avanzate, facendo così risparmiare tempo soprattutto a chi è già a un ottimo livello di partenza.

I migliori videocorsi di Roberto Dondoli…

Roberto Dondoli è Trainer, Life Coach ed esperto di comunicazione. Master Pnl iscritto alla NLP Society di R. Bandler, da molti anni segue il Dr. Roy Martina e sua moglie Joy, diventando uno degli assistenti ai loro corsi in Italia. È inoltre iscritto alla SIAF, Società Italiana Armonizzatori Familiari, come Operatore Olistico Trainer (TO1186T-OP).

Il corso di Gestione dello Stress sul lavoro

Come puoi diventare “il capitano della tua vita” grazie al percorso Accedi alla tua Saggezza Interiore

Estratto del libro Conversazioni con l’inconscio

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