Il segreto di Big Luciano per essere sempre pieno di clienti granosi

Come faceva il cantante d’opera più famoso di sempre ad avere gli stadi e i concerti sempre pieni… nonostante il prezzo non proprio popolare dei biglietti?

Probabilmente è il segreto più gelosamente custodito dell’industria musicale… ma io te lo rivelerò tra poco.

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Prima devi sapere che, insieme ai pizzoccheri, la lirica è una mia grande passione.

Canto da quando mia nonna Anna mi trascinava in chiesa praticamente ancora in fasce…

Ho iniziato a prendere lezioni verso i 18 anni e sono persino mezzo svenuto durante una, perché ero andato a donare il sangue giusto un’ora prima di fare un acuto dietro l’altro.

Niente in confronto a quello che mi aspettava a luglio 2019…

Il mio primo concerto, con tanto di coro, orchestra e altri cantanti

Una roba seria, insomma, e non solo da solista.

Andiamo per gradi, però, perché ogni singolo elemento ti sarà importante per capire il segreto del Lucianone nazionale.

Dunque, quando canti “seriamente” e fai le cose per bene, mentre prepari la parte la configurazione più tipica è questa:

  • tu in piedi
  • di fronte a te il leggio, con spartito (con note e testo della “canzone”)
  • sempre di fronte c’è il maestro di canto (nel mio caso era Maria) che controlla ogni sbavatura e ti dà gli attacchi
  • di fianco c’è il pianista accompagnatore che tiene il tempo e fa in modo che, se per caso il cantante si prende delle libertà (cosa praticamente certa quando hai a che fare con tenori pazzoidi) ti viene dietro come un’ombra

La situazione è totalmente ideale, hai un intero staff a disposizione e devi solo concentrarti sul cantare al meglio le note più acute.

(ok, te la sto semplificando un po’... ma il concetto di fondo è quello).

Quando però sali sul palcoscenico la faccenda si ribalta di 180° nell’arco di pochi minuti.

È come salire sul ring tutto sicuro di te, scoprire che di fronte c’è Mike Tyson e finire KO tecnico in 3 secondi netti.

Ecco quello che succede in questi casi drammatici.

Per prima cosa ti viene tolto lo spartito: quindi le note devi saperle a memoria, inclusi gli attacchi, le pause e, soprattutto, le parole esatte (ti assicuro che non è così semplice se proprio non stai cantando un pezzo famoso come Nessun Dorma o La Donna è Mobile…)

E già lì sono cazzi…

  • Poi scopri che il piano non è più solo un piano ma una intera orchestra
  • Poi noti il coro vicino a te, che non canta la tua stessa parte ed è 10 volte più numeroso e potente di te
  • Poi ti accorgi (e questa è tosta) che l’orchestra suona per tutti, non solo per te e quindi non può aspettarti se rallenti o correrti dietro se acceleri
  • Poi ti sparisce anche il maestro, che non dirige più solo te ma deve pensare anche a coro, orchestra e altri cantanti

E già con questo sei praticamente a terra tutto tumefatto dalle mazzate…

Ma poi arriva quella finale.

Quella a cui, quando all’inizio canti da solo, non penseresti mai e poi mai.

È un’opera.

Non solo si canta ma si RECITA anche.

Non basta emettere note a casaccio, bisogna interpretare la parte e il personaggio.

Anche con 38° in teatro e senza aria condizionata (un vero incubo).

Senza recitazione basterebbe un robot intonato… ma la magia la fa l’uomo che “sente” ed entra nella parte.

È difficile fare tutto questo?

Sì… e no…se li prendi singolarmente.

È un vero macello quando prendi tutte queste cose, le butti nel mixer ed esci frastornato come dopo l’incontro con Tyson.

La cosa peggiore? Capita a tutti.

La cosa migliore? Ci sono passati tutti.

Anche Pavarotti, ma anche Steve Jobs, Elon Musk o Jeff Bezos.

Non è la singola cosa difficile a rendere difficile aver successo in un business.

È riuscire a far girare tutte le palle come un giocoliere senza farle cadere.

Sapendo che, giorno dopo giorno, diventeranno probabilmente sempre di più.

Come si fa, quindi, a vincere nel business come nella lirica?

  1. Allenandoti molto bene nelle singole fasi
  2. Assemblando poco alla volta il tutto (aumentando la complessità)
  3. Aumentando ogni giorno i risultati/progressi grazie ai feedback di coach e mentori

Nel canto la prima fase è quella dell’allenamento in solitaria (perché se non riesci a cantare da solo la parte, figurati in mezzo al delirio del palcoscenico).

Nel business, a prescindere dalla tua attività, avere ogni giorno nuovi clienti è la LINFA VITALE per prosperare, guadagnare ed avere un impatto sul mondo.

I clienti però non nascono dal nulla.

Devono arrivare da te prima di comprare.

Questa fase, tecnicamente parlando, si chiama "TRAFFICO".

Niente traffico, niente contatti.

Niente contatti, niente clienti.

Per questo ho raccolto (con un meticoloso lavoro di alcune settimane) le migliori 33 tecniche per portare traffico alla tua attività e far crescere la tua lista contatti.

Attenzione però:

Non traffico “generico” ma gratuito e pre-qualificato.

Niente pubblicità con Facebook Ads, Google Ads o altre diavolerie “mangiasoldi”, quindi.

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