Come scegliere un corso online • Guida per trovare i migliori

come scegliere un corso online di formazione (consigli, domande, i migliori)

In questo video-articolo ti mostrerò i migliori consigli per scegliere un corso online a colpo sicuro, evitando di perdere soldi e tempo prezioso.

Per arrivare a capire quali sono le caratteristiche di un buon corso di formazione e distinguere i corsi interessanti dalle fregature, ho investito oltre 50.000€ di tasca mia negli ultimi 20 anni, sia in videocorsi italiani che soprattutto americani.

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Quindi, se vuoi trovare anche tu i migliori corsi online (non solo GRATIS ma soprattutto hi-ticket) senza farti abbagliare da lettere di vendita fin troppo persuasive, apprezzerai moltissimo questa guida, ricca di domande, risposte e consigli.

Se, invece, stai cercando informazioni tecniche su come creare un videocorso, questa è la guida migliore che ci sia in giro.

Parliamoci chiaro.

Tantissime persone (soprattutto appassionate di crescita personale e business online) mi chiedono spesso:

I corsi di formazione servono davvero?

Io, dopo tutti quei soldi investiti, penso proprio che la cosa stia in questi termini:

Oltre il 75% dei videocorsi che uno acquista online sono soldi buttati.

Le ragioni sono tante:

  • A volte dipende dal corso (fatto male e con poco rispetto per il cliente)
  • Altre da chi lo compra (si illude di aver trovato una pillola magica)
  • Spesso di entrambi

Personalmente ho ridotto moltissimo l’acquisto di corsi online e sono diventato molto più bravo e attento a selezionare quelli davvero giusti rispetto a tanti anni fa in cui compravo un po’ a scatola chiusa… fidandomi delle roboanti promesse di qualche sales letter scritta fin troppo bene.

Ecco, infatti, cosa mi hanno risposto alcuni lettori quando ho chiesto loro

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Ascoltami quindi con grande attenzione.

  • SE vuoi creare un tuo corso online… oppure
  • SE vuoi acquistare un videocorso online (nuovo o famoso)

quello che sto per dirti sarà ORO COLATO perché: 

🟢🟢🟢🟢🟢 da un lato ti aiuterà a creare qualcosa di enorme valore e utilità per chi lo comprerà, lo userà e risolverà i problemi grazie ai tuoi suggerimenti 

🟢🟢🟢🟢🟢 dall’altro ti permetterà di non buttare soldi nel cesso in corsi di formazione che restano in un hard disk e che non vengono nemmeno guardati fino a metà (per non parlare dei risultati nulli).

Ma non finisce qui.

Infatti, sempre le stesse persone si chiedono se è vero che:

I corsi di formazione più richiesti e redditizi sono anche i migliori?

Dipende da vari fattori, molti dei quali li approfondisco nel video qui sotto.

La risposta rapida è che SI’, i corsi bestseller spesso lo sono perché la qualità media è superiore a quella della concorrenza e, quindi, il mercato li premia in termini di vendite e recensioni.

Tuttavia…

Se vuoi comprare un video corso online facendo un vero affarenon puoi non conoscere il Fattore BLUE CHIPS

Per capire meglio questo concetto dobbiamo scomodare un paio di informazioni importanti di trading e investimenti finanziari.

Le BLUE CHIPS sono le azioni delle società più capitalizzate della Borsa di Milano e compongono in buona parte l’indice MIB 30, quello che ci dà un’idea globale del mercato, se in crescita o in calo.

Queste società raramente hanno crescite a doppia cifra perché, tranne in pochi casi, è proprio la dimensione stessa dell’azienda ad impedire queste esplosioni al rialzo.

Danno quindi maggiori sicurezze ma anche dividendi inferiori.

Come vedi dal grafico qui sotto, nell’ultimo anno (agosto 2019 – agosto 2020) la crescita dell’indice è stata quasi ZERO (-1,45% per la precisione).

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Un videocorso BLUE CHIP funziona allo stesso modo

Ha un programma rodato, tanti clienti, buoni risultati, un sistema efficace… e proprio per questo costa, giustamente, molto.

Perché ti garantisce che, se lo applichi, i risultati ti arriveranno e, quindi, tu paghi questa garanzia quando acquisti un corso bestseller.

Al contrario, se decidi di investire in un corso di formazione di un autore sconosciuto, che all’inizio non ha centinaia di testimonial da mostrare o risultati roboanti, lo fai a tuo rischio e pericolo.

Ma, proprio per questo, il costo iniziale è molto più basso e, se il corso è un corso leggendario, ben fatto e, magari, anche con attestato… i risultati per te possono essere esagerati.

Proprio come in borsa alcune azioni di società più piccole e meno “storiche” fanno rendimenti da capogiro anche per 3/4 anni di fila, stracciando ognuna delle BLUE CHIPS in termini di rapporto costo/risultato.

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In generale, soprattutto basandomi su recensioni, testimonianze, una attenta lettura del sommario e la ricerca di risultati specifici ottenuti da un pubblico simile a me, ci sono 3 “momenti chiave” in cui devi valutare sempre anche tu la bontà di un corso (sia gratuito che hi-ticket):

  1. Prima dell’acquisto – se lo sbagli butti i soldi subito MA non il tempo
  2. Durante la prima parte della fruizione – se il corso è fatto male lo abbandoni (e butti soldi e un po’ di tempo)
  3. Al risultato finale – se non rispetta la promessa hai buttato soldi e un mare di tempo

A questo punto è giunto il momento di capire, a prescindere dal settore e mercato di riferimento che ti interessa di più:

Ci sono 3 vie che ti suggerisco, ugualmente testate ed affidabili.

In questo caso ti consiglio sempre di filtrare i corsi per categoria, durata e novità, passando poi in rassegna con pazienza il sommario e guardando 1 o 2 video gratuiti, da cui potrai farti subito un’idea dello stile dell’autore e di quanto è chiaro, interessante e originale nello spiegare.

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Corsi.it

  • LinkedIn Learning (quasi tutto in inglese)
  • SkillShare.com (quasi tutto in inglese)
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    2) Ricerca diretta di corsi online su Google

    video corsi bestseller BLUE CHIP (perché compariranno organicamente nelle prime posizioni per via delle tante referenze, testimonianze, risultati, interviste, blog… un po’ come se cercassi FERRARI o CHANEL)

  • Quando avrai consultato tutti i marketplace e poi avrai fatto la tua ricerca approfondita su Google ti accorgerai di un aspetto a dir poco curioso.

    3) Pubblicità di video corsi tramite Google Ads o Facebook Ads

    Per almeno 24 ore sarai virtualmente perseguitato dalla pubblicità di quell’oggetto quasi ovunque.

    Andando a cercare su un sito un corso di TRADING il sistema aggancerà a te una preferenza (non solo per quel corso specifico ma anche per la categoria a cui quel corso appartiene) e, conoscendo ormai i tuoi gusti, inizierà a mostrarti pubblicità pertinente.

    Ovviamente gli inserzionisti di Facebook e Google, quando vanno a definire un pubblico a cui mostrare la loro pubblicità, potranno agganciare anche te e per questo, appena dimostri un interesse verso un certo tema, è altamente probabile che nel tuo feed vedrai immagini e video che portano a prodotti o videocorsi su questo argomento.

  • Come guadagnare online nel 2021 con un Videocorso

    come guadagnare online metodi idee strategie testate con successo da michele de capitani da oltre 15 anni

    È possibile sfruttare i video corsi per guadagnare online e creare un business profittevole?

    Ne ho parlato con Michele De Capitani, esperto di marketing e ricerche di mercato, che usa da oltre 10 anni i videocorsi per promuovere la sua attività via internet.

    Autore storico di Corsi.it con un corso bestseller su Google Adwords e uno in uscita su “come fare una indagine di mercato con strumenti online”. È fondatore di Webleaders un’agenzia che permette di ottenere la leadership nel web attraverso un metodo scientifico che aiuti ad ottenere visibilità e contatti.

    È sul mercato da oltre 20 anni e produce corsi dal 2008 (dopo un ebook iniziale)

    Come è passato da tecnico/esperto a creatore di un videocorso

    La difficoltà principale è stata quella di ascoltare la sua voce e l’ha risolta forzandosi a registrare per 3/4 ore al giorno ed abituare l’orecchio.In più ha iniziato a registrarsi mentre faceva il lavoro per i suoi clienti; riguardandosi ha capito che stava usando un metodo e l’ha messo nero su bianco.

    Da chi ha imparato Michele a creare un corso online

    Più che altro, da fruitore seriale, ha guardato e replicato gli altri, aggiungendo le sue caratteristiche e contenuti tecnici.

    Ascolta “#STORIE 13 – Michele De Capitani (Come guadagnare online con un videocorso)” su Spreaker.

    Cosa devo fare una volta che ho l’idea di creare un videocorso per capire se ci può essere mercato

    Anche (e soprattutto) se è una passione è sempre utile creare il corso per Michele, magari non ritoccando ogni dettagli o aspetto tecnico, ma farlo crea un asset e aiuta il creatore a diventare bravo nella tecnica di creazione dei videocorsi. Ha senso fare un’indagine di mercato prima di promuoverlo e di spenderci dei soldi, per esempio controllando su Google se ci sono già ricerche legate a quell’argomento (es. “come vendere su Amazon”). Il numero di ricerche minimo varia per ogni settore, ma chi sta cercando, anche se pochi, sono contatti molto interessati.

    Fino a quando, se ci sono troppi concorrenti, è un buon segno (e cosa fare in caso contrario)?

    Approfondiamo il concetto di Oceano Blu nel caso dei videocorsi, in cui il rischio di andare a creare un corso in un settore praticamente vergine (basandoci solo sulle nostre passioni) è molto alto. Per Michele deve già esserci un mercato, con qualche ricerca online e poi dobbiamo essere noi a creare ulteriore domanda, per esempio andando in un settore/nicchia specifico andando a promuovere un prodotto/servizio specifico, quando prima c’era solo roba “generica”. In generale meglio non fare il pioniere in un mercato totalmente vergine.

    Una buona ragione per creare un videocorso (anche se non c’è subito un mercato profittevole)

    È che si impara la tecnica per realizzare video corsi ben fatti e questo ci permetterà in futuro di essere più bravi e veloci nel creare e aggiornare altri prodotti (o di creare un servizio basato su queste competenze).

    Alcune idee controcorrente sui business che includono videocorsi e infoprodotti

    Premessa importante: creare un corso solo con lo scopo di fare soldi diventa un freno per molte persone, invece puntare sul creare un prodotto di valore, che aiuta davvero le persone, migliora le loro vite e che come conseguenza viene premiato dal mercato con passaparola è tutto un altro approccio e molto più efficace e ti dà la motivazione per metterti al lavoro ogni giorno sul tuo progetto.

    Inoltre chi fa il corso dovrebbe essere non solo un formatore ma un vero esperto, che fa ogni giorno quello che insegna, in modo da essere sempre sul pezzo, aggiornato e concreto (altrimenti finisco per perdere l’aspetto operativo e pratico).

    Il vero business per gli esperti/imprenditori non deve essere il corso in sè ma le richieste di consulenze che arrivano da chi ha provato il corso e preferisce farsi aiutare nell’ottenere gli obiettivi e risultati sperati.

    Michele De Capitani

    Esperto Marketing

    Quando ha senso usare un corso per promuovere il proprio business?

    A volte, specie con temi complessi, un corso è propedeutico e dà informazioni importanti per scegliere un prodotto, servizio o fornitore, impostando criteri e standard che difficilmente sono reperibili in poco tempo su internet o con canali tradizionali, evitando lunghe ricerche e costosi test/acquisti di prova.

    3 suggerimenti rapidi per chi inizia da zero e vuole realizzare un corso

    1. Il primo problema è quello audio (anche se si tratta di video corsi) quindi serve dotarsi di un microfono professionale.
    2. Successivamente serve un schema mentale in funzione di quello che vogliamo insegnare e che lo studente deve imparare a fare.
    3. Partendo dalla scaletta, iniziare subito a lavorare, senza fare 1000 prove (ripeto solo se è insufficiente, migliorerò col tempo e con la pratica).

    Come ha imparato a realizzare i video Michele De Capitani

    Si è sempre autocorretto, ma partecipare a piattaforme come Corsi.it ha dato un punto di vista non solo tecnico ma anche commerciale.

    Cosa fare per promuovere e vendere il proprio corso online?

    Se non vendo il corso è difficile che i proventi arrivino in automatico, qualcosa quindi va fatto a livello di marketing (posto che il focus iniziale deve restare quello di creare un buon prodotto che faccia fare una trasformazione alle persone, altrimenti il marketing mette in leva solo “una schifezza”).

    In Webleaders.it hanno creato negli ultimi mesi vari corsi sui settori più gettonati (social network, webinar, whatsapp) e li promuovono attraverso dei piccoli webinar introduttivi da 45/50′ a cui segue un’offerta promozionale (circa il 60/70% di sconto) e che permette di rientrare con i costi della lead generation e della produzione del corso stesso.

    È un discorso in cui tutti devono vincere: se non guadagno i soldi per promuovere il corso non posso nemmeno renderle abili e questo è un peccato.

    Traffico: come porto gente a webinar e live?

    Una volta che hai creato un webinar che converte i partecipanti in clienti, come fai a portare le persone in aula “virtuale”? Michele usa due social network: LinkedIn (attraverso inviti diretti agli imprenditori) e Facebook per i grandi numeri.

    Che piattaforme consigli per fare un webinar?

    Zoom, streaming diretto su Facebook, GoToMeeting, GoToWebinar, WebinarJam, Google Meet, Streamyard… le opzioni sono moltissime e Michele le ha provate praticamente tutte. La Ferrari è Adobe Connect ma è troppo complessa quindi alla fine la scelta è ricaduta su Zoom, stabile, veloce e super affidabile.

    Quali 3 errori non farebbe più dopo 10 anni di esperienza

    1) Video troppo lunghi – in un settore che cambia rapidamente costringe a rifare i contenuti e perdere molto tempo, meglio restare tra i 3-7 minuti2) Usare una nomenclatura troppo elevata e paroloni tecnici – ha semplificato e chiarisce subito le definizioni3) Non dava abbastanza massa – spiegava cosa fare ma non come farlo (questo è stato possibile capirlo grazie ai feedback del pubblico)Michele usa i corsi soprattutto per formare i suoi collaboratori e renderli abili a fare il lavoro al posto suo e quindi essere concreto e visuale/esplicativo.Pericoli e opportunità nel realizzare corsi troppo tecnici

    Consiglia di creare lo stesso il corso perché è l’unico modo per insegnare certe abilità alle altre persone (e un videocorso è lo strumento ottimale).Se diventa troppo obsoleto, dichiarare la versione e l’anno di esecuzione in modo da non ingannare le persone.

    In ogni caso la procedura, la filosofia e la strategia spesso rimangono le stesse; posso evidenziare le ultime modifiche in modo da capire cosa è cambiato nelle ultime versioni. Qui sta la differenza con un corso davvero utile perché pensato con la customer experience al primo posto.

    L’importanza di avere tanti Prodotti Finali di Valore

    È una definizione che deriva dall’Hubbard Management System e significa un prodotto o servizio che è di valore e può essere scambiato con un mercato in cambio di “sostentamento” (soldi, beni, altri servizi…) In un corso non è la realizzazione del corso ma il risultato/trasformazione/grande promessa che l’utente vuole ottenere e di cui il videocorso è uno strumento.

    Con questa idea in mente diventa quindi importante non tanto che il corso venga comprato ma che “venga fatto” in modo che sia completato il trasferimento di competenze (purtroppo alcune statistiche dicono che il 97% dei corsi non vengono mai nemmeno iniziati).

    I numeri di CreaIlTuoCorso indicano un 80% di corsi mai iniziati, 10/15% lo aprono (anche dopo mesi o anni), il 5% lo finisce ma solo il 2/3% lo mette davvero in pratica.

    È sempre utile creare un corso (anche se non siamo sicuri che sarà un bestseller), magari non ritoccando ogni dettagli o aspetto tecnico, perché farlo crea un asset e aiuta il creatore a diventare bravo nella tecnica di creazione dei videocorsi.

    Michele De Capitani

    Esperto Marketing

    Un problema molto sottovalutato dagli autori dei videocorsi

    La responsabilità non è solo dell’utente ma soprattutto del creatore che, tanto più è focalizzato solo sul guadagno, tanto meno cura dedicherà ai dettagli. Se però voglio che i soldi siano la conseguenza, allora dovrò fare per forza un corso figo e ben fatto, non potendo contare su un marketing esagerato e un grosso budget da spendere in pubblicità.

    Farlo non è difficile ma serve una strategia e un sistema per farlo perché senza questo la gente non è per niente scontato né che inizi né che finisca il corso.

    Chi mette nel “libro nero” dei videocorsi comprati e perché?

    Aveva comprato un corso da 97€ senza averlo mai aperto e purtroppo non ha ricevuto nessuna notifica o richiesta da parte dell’autore. Questo è qualcosa da evitare, puntando a chiedere (come fanno in Webleaders) che chi compra un corso, si impegni a farlo.

    A che prezzo vendere il proprio video corso (soprattutto se è il primo)?

    Posto che, a parità di corso, se hai un brand forte puoi vendere gli stessi contenuti a 10x o perfino 100x…Dipende da dove dobbiamo collocarlo all’interno della scala del valore per i clienti, in molti casi i corsi di Michele vengono acquistati dagli imprenditori (da privato) e poi studiati per capire se l’agenzia fa al caso loro. Lui ha venduto a 97€ in prevendita e poi a 247€.

    Nel caso di una “scala del valore” molto corta consiglia un gradino ancora inferiore (tipo 15€) ma poi di salire velocemente perché altrimenti i numeri non tornano e il business non può funzionare.

    Basta creare contenuti per far arrivare gli utenti?

    No, perché la cosa non è automatica e avere il prodotto migliore del mondo non è garanzia di successo: serve farlo conoscere e promuoverlo. C’è in giro molta cattiva informazione al riguardo che porta poi la gente a dire “i corsi non funzionano” ma non è così: non funziona se non viene applicato nel modo corretto.

    Come iscriversi ai webinar di Michele

    https://www.facebook.com/webleaderswinningpeople e webleaders.it.

    Il futuro dei corsi online da qui a 5 anni (secondo CreaIlTuoCorso)

    Buonissimo e la parte su cui serve lavorare di più è quella di interazione col pubblico, sia attraverso piattaforme “tradizionali” che spostando la fruizione sulle app e sfruttando sistemi di gamification. Serve anche creare più livelli (un po’ come con le cinture del judo) che in percorsi più strutturati permettono di fare il match tra contenuto e persona.

    In aggiunta c’è il problema nei corsi “lunghi” di capire in mezzo ai tanti contenuti cosa è davvero importante per me e adatto al mio livello, senza essere costretto a sorbirmi ore di video.Infine serve sfruttare la gamification per mantenere il contatto con l’utente e aumentare così le probabilità che, aprendo il corso ogni giorno, faccia le azioni necessarie ad ottenere il risultato sperato.

    Con un corso della nuova generazione e pensato per l’esperienza utente, ottenere il passaparola diventa molto più facile perché si fa overdelivery e la qualità finale del prodotto è eccellente.

    I migliori videocorsi di Michele De Capitani

    >> SEO: i Fondamenti del Posizionamento sui Motori (2015)

    Il Corso Fondamentale per posizionarsi in modo organico nelle prime pagine di Google.

    >> Corso Fondamentale su Google AdWords (2017)

    Il corso che ti insegna le regole fondamentali di Google Adwords per spendere meno (e guadagnare di più) con la piattaforma Pay Per Click di Google.

    Prima di passare alla prossima puntata…

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    – un videocorso di 2 ore specifico per i principianti

    – lo schema essenziale per creare corsi in poche ore

    – la newsletter con informazioni speciali, news e offerte riservate

    e in più…

    – il calendario?? di podcast, dirette Facebook e interviste con le storie e i trucchi degli esperti che hanno già creato numerosi corsi online

    – le migliori risorse audio, video e software per produrre facilmente i tuoi contenuti (senza svenarti o riempirti di robaccia inutile)

    SI’, VOGLIO LO STARTER KIT

    Psicologia e Mindset nella creazione di un video corso online

    psicologia e digital mindset quanto contano per creare un corso online

    Psicologa clinica e formatrice, da sempre tra le più attive nella creazione di corsi online e libri di crescita personale.

    Nell’intervista di oggi ho parlato con Myriam Lopa soprattutto degli aspetti psicologici collegati alla creazione di un videocorso e di cosa blocca la maggior parte delle persone nel portare avanti con successo un progetto di questo tipo.

    In particolare di come cambiare mindset e sviluppare un mindset positivo e vincente quando si tratta di creare dei contenuti digitali.

    In 45 minuti super densi abbiamo parlato con Myriam Lopa di:

    Chi è Myriam Lopa da Torino?

    Psicologa clinica, formatrice, autrice di 3 libri e realizzatrice di vari videocorsi bestseller su corsi.it

    La molla che l’ha fatta passare da psicologa a creatrice di corsi online

    Fa formazione da quasi 20 anni, aveva l’esigenza di diffondere ad altri i suoi contenuti e ha cercato realtà interessate. Nonostante la risposta non esaltante del pubblico è stata contattata da un’azienda che le ha chiesto di produrre un corso su un tema “psicologico”. Da lì, vedendo i risultati, è nato il passaparola e poi la serie di corsi su Corsi.it.

    Che differenza c’è tra un corso “fatto in casa” e con Corsi.it

    Molti che iniziano sono sommersi da un eccesso di informazioni e non sanno come “scaricare i cavalli a terra”, anzi più se ne sanno più sono bloccati. La grossa differenza rispetto alla formazione in aula è quella che online serve dare una struttura sintetica, una sorta di decalogo. Con la prima società si è limitata a videoregistrare il corso ma non è rimasta molto soddisfatta del risultato (è un po’ pignola…) mentre con Corsi.it è stata un’altra esperienza: le ha dato un metodo, una struttura, insegnato a creare slide in modo differente rispetto alla formazione in aula (meno immagini e più punti chiave) e imparare ad andare quasi a braccio per 5/10 minuti, guardando intensamente la videocamera, con il solo supporto dei punti chiave delle slide. All’inizio questo mette ansia a molti, poi ci si prende la mano e diventa un’esperienza quasi divertente.

    Ascolta “#STORIE12: Myriam Lopa (psicologia nella creazione di un videocorso)” su Spreaker.

    Cosa fare quando ti senti un po’ “bastian contrario” rispetto ai tuoi colleghi?

    Come in tutti i settori certe innovazioni tecnologiche trovano resistenza, ma nel tempo le cose sono cambiate (webinar, skype) e con il COVID anche i colleghi più ostici si stanno ricredendo sostiene la psicologa Myriam Lopa, autrice del libro bestseller “Le Bufale della Crescita Personale”.

    intervista libro myriam lopa psicologa le bufale della crescita personaleintervista libro myriam lopa psicologa le bufale della crescita personale

    Come gestire la mancanza di feedback quando si registra un corso online?

    Durante una seduta si fanno cose diverse che in un corso online. In aula poi ci si basa molto sui feedback delle persone e si corregge in corso d’opera; online è impossibile e quindi bisogna essere molto sicuri dei contenuti e del proprio modo di essere e di fare, ancora più sicuro dei contenuti che rispetto all’aula (dove c’è energia, feedback, coinvolgimento)

    Quanto impatta la scelta del formato in funzione del tema

    Corsi di comunicazione, psicologia o public speaking richiedono lo speaker in prima persona, nel caso di materie più tecniche possono bastare slide, grafici e screencast. È anche molto importante online l’uso della voce, del timbro, delle pause… La gente non è obbligata a stare seduta ad ascoltare, quindi deve essere “acchiappata” non solo dai contenuti ma anche dal modo di esporre i contenuti, un po’ come se fossi di fronte ad un amico. Assomiglia molto alla comunicazione in radio, con tempi radiofonici e prediligendo (come nei nuovi corsi di corsi.it) la forma dialogata perché più dinamica, fresca, coinvolgente

    La gestione del “seminar killer” (recensioni massacranti)

    Nell’aula c’è sempre chi si mette a fare opposizione su quello che si dice ma di solito si riesce a gestire in diretta. Un videocorso, non avendo un rapporto diretto, fa scatenare i “leoni da tastiera”; Myriam Lopa suggerisce di non scartare a priori ogni critica (perché ogni tanto potrebbe celare dietro una forma pessima qualche suggerimento) ma nemmeno di farsi abbattere dalle voci troppo aggressive e senza scrupoli.

    3 modi per gestire le recensioni negative con il mindset giusto

    Le tre opzioni sono: cancellare il commento (se permesso dalla piattaforma), rispondere al commento o lasciare il commento senza fare nulla. Myriam elimina solo quelli volgari (specie con le donne), negli altri casi risponde garbatamente per esempio con “mi dispiace che il tuo pensiero sia questo, la prossima volta mi impegnerò a fare meglio”, senza entrare in opposizione e senza farsi abbattere.

    Quando tutte le recensioni sono a 1 stella…

    In quel caso la colpa può essere delle aspettative e della comunicazione/marketing/descrizione/promesse del corso. Non esagerare quindi con le iperboli perché poi le persone ne restano deluse.

    Mindset positivo: Come superare il “blocco del creatore” di corsi online

    Nonostante tante informazioni e corsi disponibili molti restano bloccati e non arrivano mai a terminare nemmeno un corso… cosa li blocca? La psicologa Myriam Lopa ci dice che:

    • La prima causa è che pensano di non essere in grado di creare un buon corso.
    • La seconda che ci sia qualche difficoltà di autostima che li blocca davanti alla videocamera (o riascoltando la propria voce).
    • La terza è quella della dispersione: se non ti dai scadenze (o ti danno 3/4 mesi di tempo) e non fai un piano credi di avere tempo infinito e quindi non inizi mai (o ti riduci all’ultimo ma limitando molto la qualità finale).

    Quindi bisogna darsi un piano giornaliero/calendario perché una to-do list mette ansia e porta a concentrarsi solo sulle parti più facili; si parte dalla to-do e poi passare all’agenda. Darsi una data di scadenza più delle mini-scadenze che agevolano il processo e cercare di finire prima per contrastare eventuali imprevisti.

    Non bisogna lavorare per soldi, fa entrare in ansia, mentre bisognerebbe lavorare per una vision, essere allineati a quella, così che poi tutto vada a posto da solo…

    Myriam Lopa

    Psicologa clinica

    Bassa autostima e sindrome dell’impostore: come superarle?

    Con l’autostima il consiglio di Myriam è creare poche slide (anche non attinenti alla materia) e allenarsi a fare un mini-corso da 10/15 minuti, facendo esercizio e pratica con lo smarphone, riguardandoti e riascoltandoti, annotando cosa vuoi migliorare. Poi farlo vedere a persone fidate che ti diano critiche costruttive, feedback positivi, suggerimenti tecnici e un po’ di motivazione.

    Quanto conta l’ansia di vendere e l’ossessione del marketing nel bloccare chi parte

    Molti, pur volendo fare soldi (e avendo studiato tecniche e strategie di marketing) restano bloccati perché inconsciamente non credono di riuscire a produrre un corso veramente ben fatto e che aiuti la gente; questo li blocca “eticamente” in quanto si sentirebbero di imbrogliare i clienti. Per Myriam Lopa “non bisogna lavorare per soldi”, fa entrare in ansia, mentre bisognerebbe lavorare per una vision, essere allineati a quella, così che poi tutto vada a posto da solo. Quando ci troviamo di fronte a una persona coerente non può non venire apprezzata (anche se poi ci sono i “seminar killer”) e il discorso/contenuti passano molto di più perché ritenuti coerenti. I soldi diventano quindi una conseguenza dell’impatto positivo che si ha sul mondo e sulle persone

    Quali sono 2/3 errori da evitare per chi inizia a creare un corso online

    Non darsi una tabellina di marcia serrata; non volerti sentire troppo bravo perché rischi di arenarti. Professionista sì, guru che se ne frega di tutti no.

    Quanto (in partenza) conta la forma rispetto al contenuto?

    Quando uno ha soldi ed esperienza come Corsi.it o Masterclass.com può investire per ottenere un risultato di livello quasi cinematografico, mentre all’inizio tempo e risorse sono limitate… su cosa è meglio concentrarsi quindi? Per Myriam molto meglio investire sul contenuto ma è altrettanto importante il modo di esporre, l’uso della voce in particolare

    Come organizzare i corsi per chi non è davanti al pc o allo smartphone

    In molti casi non viene visto il corso, ma solamente ascoltato. Questo rende ancora più importante l’uso della voce, del modularla, delle pause, soprattutto nel caso di corsi non tecnici. Riascoltarsi e prendere nota di errori, tic e vocalizzi di riempimento è fondamentale per migliorare questo aspetto. In questo caso è molto utile imparare da YouTube lato tempistiche, modalità, editing perché sono spesso molto più curati dei videocorsi.

    I migliori videocorsi di Myriam Lopa…

    >> Corso di Costellazioni familiari

    Come liberarsi da schemi che si trasmettono di generazione in generazione e che possono essere causa di malattie, eventi sfavorevoli, disturbi psichici e fisici.

    Il corso di public speaking online: https://www.unidformazione.com/corso-public-speaking-online

    Gli 8 corsi di Myriam pubblicati per Corsi.ithttps://www.corsi.it/autore/myriam-lopa

    Tutti i libri pubblicati su Amazon: https://amzn.to/2NVrcPQ

    Prima di passare alla prossima puntata…

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    Come registrare i video per un corso (strumenti e modalità)

    Ascolta “#08: Come registrare i video per un corso (strumenti e modalità)” su Spreaker.

    OK. Diamo per assodato che tu voglia creare un VIDEO per il tuo corso online…Ma che tipo di video devi scegliere?Con quali strumenti è meglio farlo in funzione del tuo budget?In questa puntata del podcast, scoprirai:1) Come e quando usare la webcam del tuo pc2) Il momento giusto per sfruttare gli screencast (semplici ed avanzati)3) Quando ha senso passare ad uno smartphone4) I vantaggi di avere un video professionale… se te lo puoi permettereIn più, vedrai quali sono i 2 componenti spesso trascurati che sono responsabili dell’80% della qualità dei tuoi video e… no, non hanno a che fare con webcam o altre videocamere.? Tutte le RISORSE di cui ho parlato in questa puntata le trovi, con tanto di link, sulla pagina>>https://creailtuocorso.it/risorse? Hai già partecipato alla SFIDA in 5 giorni per creare il tuo primo corso online?>> Inizia da qui https://creatuocorso.it/sfida5giorni

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