Come sfruttare i portali online per vendere i tuoi videocorsi (numeri reali)

Se devi ancora creare il tuo primo corso online oppure ne hai già creato uno, ho alcuni numeri che ti faranno riflettere di sicuro.

Oggi parliamo di portali online dedicati alla video-formazione.

Quelli tipo Udemy, Corsi.it, LifeLearning… per intenderci.

Se vuoi davvero sfruttarli a tuo vantaggio (e puoi farlo) devi prima conoscere due fattori fondamentali:

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  1. Il loro modello di business
  2. I numeri reali che “girano” dietro

Ti ci vorranno 2 minuti per capire tutto, dato che i numeri li ho già raccolti io al posto tuo.

Iniziamo!

=== NOTA personale ===

Avendo lavorato per quasi 18 mesi come responsabile della sezione autori e videocorsi a Corsi.it non ti parlerò “per sentito dire” ma perché ho avuto la fortuna di vedere i numeri ogni singolo giorno e capire come funziona questo sistema da un imprenditore davvero in gamba come J.L. Marshall.

#1 - MODELLO DI BUSINESS

Si tratta, in soldoni, di capire come guadagnano davvero loro e perché il tuo lavoro di “creatore di corsi” è indispensabile al loro business.

Ognuno dei portali più noti ha di solito alcune caratteristiche peculiari tipo:

  • specializzazione
  • pubblico di riferimento
  • politica di prezzi

ma soprattutto tanti aspetti in comune come:

  • pacchetti all-inclusive
  • forti promozioni e sconti
  • corsi e servizi high-ticket venduti nel back-end

In parole povere in molti casi quello che normalmente vediamo sui loro portali (cioè centinaia di videocorsi realizzati da tanti autori diversi) è solo la punta dell’iceberg.

Dietro ci sono venditori telefonici che contattano i nuovi clienti con proposte da 10/100/500 volte il prezzo di un singolo videocorso in sconto.

Il loro scopo principale quindi è:

  • trovare autori fighi
  • che realizzino corsi decenti
  • su argomenti molto diversi
  • per coprire il mercato più ampio possibile
  • a cui poi vendere altri prodotti ad alto margine

In molti casi, quindi, il controllo qualità è minimo (non a Corsi.it) perché conta di più avere un catalogo ampio, in modo da raggiungere più pubblico e avere più potenziali clienti.

Questo ci porta al secondo aspetto fondamentale...

#2 - I NUMERI CHE “GIRANO DIETRO”

Saperli è ovviamente un segreto industriale e non si riescono ad evincere di certo da un bilancio.

Bisogna quindi fare delle analisi partendo dagli unici dati che vengono pubblicati:

  • prezzo di listino e in sconto
  • numero di iscritti (non di clienti paganti)
  • numero di recensioni
  • voto medio delle recensioni

È un vero lavoraccio, te lo assicuro.

Ma con i software adatti, un po’ di pazienza e conoscendo i meccanismi giusti, l’impresa non è poi così titanica.

Ho analizzato 870 corsi in italiano su Udemy e ho scoperto che:

  • Il 30% hanno più di 25 studenti
  • Il 20% ha più di 100 studenti
  • Meno del 10% ha più di 1.000 studenti

Ma il bello arriva adesso…

Infatti tutte le piattaforme contano come “studenti” non solo i clienti paganti ma anche:

  • chi ha avuto accesso al singolo corso con un coupon gratuito
  • chi ha sbloccato il corso grazie a un abbonamento all-inclusive
  • chi ha visualizzato i classici 2/3 video gratuiti in anteprima

Questo significa che i VERI CLIENTI sono probabilmente solo tra il 10% e il 20%.

Quindi i numeri di prima (nel caso migliore) vanno divisi per 5.

Il che significa che meno del 10% ha più di 200 studenti paganti.

Ma quanto è l’incasso?

Ci arriviamo subito.

Quasi tutti i corsi hanno un prezzo di listino di 100€ e vengono offerti in sconto a 10€.

Ovviamente c’è sempre qualcuno che compra a prezzo pieno o con coupon del 30/50% distribuiti dagli autori stessi, ma il 90% approfitta di solito delle mega-offerte…

Ciò significa che ogni corso viene venduto mediamente a non più di 15€.

E all’autore cosa resta in tasca?

Circa il 50% perché bisogna togliere le commissioni dei portali e pagare eventuali affiliati o costi di pubblicità della piattaforma.

In pratica per ciascun corso il guadagno dell’autore (tasse escluse) è di circa 7€.

Tanto?

Poco?

Dimmelo tu…

Numeri alla mano abbiamo: 200 studenti x  7€ = 1.400€

E stiamo parlando del 10% TOP dei corsi sulle piattaforme…

Quindi che cosa devi fare tu se stai pensando di mettere il tuo corso su queste piattaforme online?

  1. Capire che “fare la grana” grazie alle commissioni non è statisticamente probabile (a meno che tu finisca nel top 5%)
  2. Sapere che il vero punto chiave è la generazione di contatti e la visibilità che questi portali ti offrono (anche se la gente non ha pagato il tuo corso)
  3. Creare un corso leggendario, di alta qualità, che ti faccia avere recensioni positive e faccia capire al tuo pubblico che sei in gamba e sai come aiutarli

Non per niente molti autori top di Corsi.it, Udemy o altre piattaforme (come Gabriele Prevato, Gianluca Sidoti o Myriam Lopa che ho intervistato in questo blog) continuano a pubblicare nuovi corsi (magari più brevi) in modo da acquisire gratuitamente nuovi contatti e clienti a cui poi vendere i propri prodotti, servizi, consulenze o percorsi di formazione attraverso i loro siti, blog o eventi.

Non lo fanno per guadagnarci subito, quindi, ma per acquisire:

  • autorevolezza
  • visibilità
  • testimonianze positive
  • contatti caldi
  • a costo zero
  • e guadagnare molto di più a distanza di settimane o mesi

In conclusione

Tutto questo funziona solo se sai come realizzare un corso ben fatto e apprezzato dal pubblico, altrimenti rischi solo di rovinarti la reputazione e perdere tempo.

Quando, infatti, hai tra le mani non solo un corso figo ma anche una serie di altri prodotti o servizi da vendere al tuo pubblico usare i portali online multi-autore può offrirti visibilità aggiuntiva a fronte di un impegno tecnico e amministrativo davvero minimo.

=== VUOI UN AIUTO ? ===

Soprattutto se sei all’inizio e, magari, adesso ti senti un po' spaesato da questo eccesso di informazioni e cose da fare... ti capisco bene perché tanti anni fa ci sono passato pure io.

Ecco perché la mia MISSIONE oggi è supportare le persone come te a creare, lanciare e vendere il tuo corso online leggendario... incluso decidere se usare sia portali come quelli visti oggi oppure piattaforme proprietarie in cui tu sei l'unico autore presente.

Per capire se e come posso aiutare anche te metto a disposizione ogni settimana 3 Sessioni Strategiche Rambo mi aiuti" dove mostro i vari pezzi del mio FRAMEWORK (sistema passo-passo) e offro la possibilità di avermi come coach per la progettazione, realizzazione e vendita di un videocorso.

Ora è il Tuo Turno


Uau, ne è uscita proprio una bella riflessione sui portali di corsi online e spero ti sia proprio piaciuta.

Oggi dovresti ormai avere le idee più chiare su come sfruttare al meglio queste piattaforme per pubblicare e vendere i tuoi video corsi online.

Ora voglio sapere cosa ne pensi tu:

  • Qual è stata la tua esperienza come AUTORE con queste piattaforme online?
  • Cosa ti è piaciuto di più e cosa di meno?
  • Che risultati hai avuto?

In ogni caso, fammelo sapere nei commenti qui sotto. Rispondo A TUTTI personalmente.

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4 commenti su “Come sfruttare i portali online per vendere i tuoi videocorsi (numeri reali)”

  1. Ottimo articolo, grazie Davide.
    Affronti una questione fondamentale, perché tanti scelgono di mettere il proprio corso su una piattaforma online, vanno su Google, cliccano il primo link e via. Senza ricerca, senza conoscere la piattaforma.
    Inoltre, va anche compreso che se si pensa che dopo aver inserito il proprio corso su queste piattaforme, le vendite arriveranno automaticamente e il lavoro dovranno farlo loro.
    Mi dispiace, ma non è così: dovrai comunque essere di grande valore, crearti una tua community, e promuoverlo in maniera efficace.

    Rispondi
    • Esatto Rodolfo. I portali non sono una panacea a tutti i problemi di chi crea un corso online. Aiutano molto dal punto di vista tecnico, questo è innegabile, e danno una buona visibilità ma serve un costante lavoro degli autori per promuovere, portare traffico, rispondere ai commenti, aggiornare i contenuti e, soprattutto, trovare corsi o servizi che permettano veramente di fare soldi e utili (che non arriveranno di certo da corsi venduti a 10/20€).

  2. Ottimo articolo.
    Mi sono sempre chiesto il senso di quegli sconti cosi incredibili. Ora la strategia mi e’ piu’ chiara.

    Spesso si ha la “fantaidea” che si crea un corso, lo si mette su una piattaforma e il conto corrente inizia a riempirsi.
    Mi piace invece questo sguardo concreto che mette in luce il dietro le quinte.

    Grazie!

    Rispondi
    • Sì Matteo. Non intendo certo demonizzare questi portali che, anche lato “fruitore” sono ricchi di tante informazioni e molte anche ben fatte.

      Stando però dalla parte di chi è un AUTORE e vuole far crescere il proprio business grazie ai corsi è importante fare questa precisazione, perché sennò si rischia di puntare sulla strategia sbagliata e non ottenere quanto sperato, complice (a volte) il miraggio di diventare ricco grazie a un singolo corso messo su un portale.

      Quello è il punto di partenza e, come detto nel post, serve una strategia più ampia e completa.

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